Distopico, geniale, a tratti surreale, per una storia intensa in cui il coraggio paga o forse no, non è dato di saperlo dal finale molto aperto ma in fondo non è questo che importa. Importa piuttosto l'approccio contemporaneo alla narrazione per ragazzi, lo stile asciutto ma tagliente, e le scene imprevedibili non perché costruite a tavolino allo scopo di scioccare ma perché autentiche come la vita stessa.
La storia prende spunto da quella leggenda secondo la quale gli americani potrebbero aver simulato l'atterraggio sulla Luna semplicemente per anticipare i russi e affermare il loro dominio culturale e tecnologico. Standish intuisce l'imbroglio e decide di rivelarlo al mondo, un modo per vendicarsi della scomparsa del suo migliore amico, portato via dalle autorità.
Grande libro che conferma l'immenso valore della letteratura per ragazzi. (Manuela Salvi)
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