lunedì 9 settembre 2013

Tutto quello che vorrei - di Anna Pavignano (Edizioni EL)


L'amore travolge, sconvolge, cambia la vita. Soprattutto a sedici anni, soprattutto quando è il primo. Ma ci sono amori più complicati di altri, amori che partono con il piede sbagliato, o meglio, con la gamba sbagliata. Come quello tra Fabio e Michela.
Liceale di buona famiglia lui, parrucchiera per necessità lei, Fabio e Michela sono due ragazzi come tanti, smaniosi di vivere il loro amore con tutta la semplicità, l'incoscienza e la frenesia della loro età. Ma c'è qualcosa tra loro, qualcosa che li rende inesorabilmente diversi. Si tratta di Bradipo. È con questo affettuoso nomignolo che Fabio ha ribattezzato la sua gamba destra, quella gamba che si trascina dietro fin dal giorno della sua nascita come fosse un animale lento, pigro, fastidiosamente ingombrante. Quella gamba che non gli permette di essere fino in fondo un ragazzo come gli altri, che lo costringe a camminare con l'ausilio di quella scomoda appendice che è il suo girello, freddo oggetto metallico che si frappone tra lui e il resto del mondo. Non tra lui e Michela però, loro due sono anime affini. E quando sono l'uno tra le braccia dell'altra, persino il timido Bradipo sembra pesare di meno.
Una storia d'amore intensa e vera come poche altre, la storia di un amore diverso ma allo stesso tempo straordinariamente normale, che affronta un tema difficile, quello dell'handicap, per dimostrare come a volte nella vita tutto rischia di apparire fin troppo facile. Facile giudicare, facile credere di sapere, facile scegliere ciò che sembra giusto per gli altri. Ma soprattutto facile dimenticare, per un genitore, cosa vuol dire innamorarsi a sedici anni. Handicap o no, è qualcosa di talmente immenso da non conoscere ostacoli. (Francesca Chiarelli)


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