Ha appena tredici anni il giovane Sherlock Holmes, ed è già alle prese con il secondo delitto della sua carriera. Non stupisce che sia diventato il più grande investigatore di tutti i tempi.
Questa volta l'abile Sherlock ha a che fare con un caso davvero ghiotto, un'occasione unica per mettere alla prova le sue capacità deduttive: il celebre acrobata Le Coq che manca la presa durante uno dei suoi mirabolanti numeri al trapezio, precipita nel vuoto per oltre trenta metri e si schianta al suolo sotto gli occhi inorriditi degli astanti. Tragica fatalità, secondo Scotland Yard. Brutale omicidio, secondo Sherlock.
Ha davvero talento questo giovane Holmes, malgrado la sua carriera di detective sia soltanto all'inizio in lui c'è già tutta l'arguzia, l'audacia e quel pizzico di incoscienza che di lì a poco lo renderanno famoso. Non solo, c'è qualcosa in più. Tra le affascinanti atmosfere della Londra di fine Ottocento, tra i vicoli malfamati, lo scintillio dei palazzi, e quel fitto alone di mistero che circonda come la nebbia cose e persone, ci sono le meravigliose fragilità di un ragazzo, ci sono i suoi tormenti, le sue passioni, i potenti fantasmi del suo passato. C'è la storia di un tredicenne, che sogna di diventare un giorno il più inarrivabile dei detective che la storia ricordi. (Francesca Chiarelli)
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